Arte

Anna Telova

 " Barcarola”                                         
Onda gelida primaverile
Appena stormisce
Sotto il remo della gondola
E si ripetono i suoni della
Barcarola.
Lermontov

                        

Con la poesia di Lermontov, Anna Telova ha aperto sabato 15 ottobre la mostra personale
“Barcarola”, presso la Galleria Emilio Greco, nella torre delle Campane di Noale. Con
queste righe
unisce in un filo romantico la lirica di Venezia con quella di San Pietroburgo, le acque
della laguna e del Canal Grande con quelle del fiume Neva e del Griboedov che vanno
verso la laguna del Baltico.


"San Pietroburgo: Ermitage" - "Venezia: Il Ponte dei Sospiri"

Le acque sono protagoniste dei quadri, con le architetture dei luoghi, con il leone della
Serenissima, ma come canta Iosif Brodskiy anche di San Pietroburgo. Poi le gondole nel
Bacino e la barca nelle spiagge, gli spettacoli delle ninfee nelle acque dei giardini.


"Ninfee"

Rispettosa delle tradizioni, adegua alle esigenze del linguaggio rappresentazioni,
inserendole
attraverso strutture spaziali e cromatiche dal tonalismo sfumato e luminoso, in una
dimensione
oggettiva sintetizzata da cadenze assai modulate e da colori a volte trasparenti e legati
all’interpretazione del dato visivo più sentimentale.


"Gondole in laguna"

Nella scelta delle tinte e delle fusioni tonali, nella predilezione di sottili accordi e di soffuse
luminosità, nella dilatazione atmosferica di sfondo, si affida ad intime meditazioni, a riflessi
della memoria, a evocazioni illusionistiche avvolte e ammorbidite in una sorte di alone metafisico,
ben dosato dai riflessi, in cui Venezia e San Pietroburgo si fondono.


"Ponte sul rio"



"Sul Baltico"

Le atmosfere intrise di emozione, danno vita alle situazioni ambientali e il legame con la realtà
è reso maggiormente esplicito dalla linearità espressiva e dall’immediatezza dei temi proposti.
La calma e l’aspetto trasognato sono una realtà che appartiene ai luoghi, ma anche a momenti
di ricordi, di affetti, “dietro il ponte c’è la mia casa”, così dice Anna parlando del quadro
“Nostalgia”, e il sentimento diventa forza costruttiva assumendo una vitalità espressiva,
alcune impostazioni diventano risoluzioni di dinamismi tonali.


"Nostalgia"

Spesso la memoria o la fantasia si infiltrano fuggevoli e si riversano nella visione, solcandola
di cadenze, di brevi affetti, di leggere sovrapposizioni, di accordi piegati con aggraziata
e lieve delicatezza.
La sua passione per Brodskij la porta spesso a misurarsi con il grande poeta e con i temi
sociali, le riflessioni sulla vita, la contrapposizione del bene e del male, il valore delle cose e
in queste note Anna si interroga

Gennaio 1965
Cos’è questa? Tristezza? Chissà, forse.
Un motivo che conosci a memoria.
Che sempre si ripete. E sia.
Che continui così.
E risuoni anche nell’ora estrema,
come la gratitudine degli occhi
e delle labbra per ciò che qualche volta
ci costringe a guardare lontano.
E fissando in silenzio il soffitto,
perché visibilmente la calza resta vuota,
capirai che tanta avarizia è solo indizio
del diventare vecchio.
E’ tardi ormai per credere ai prodigi.
E sollevando lo sguardo al firmamento
Scoprirai sul momento che proprio tu
Sei un dono sincero..

Laguna 1973
L’Adriatico, sospinto nella notte dal  vento
dell’Oriente, colma la vasca da bagno del canale,
fa oscillare le  barche come culle; un pesce
anziché il bue sta notte dopo notte al capezzale,
e, mentre dormi, con i suoi raggi è la Stella del mare
che muove appena le tende del davanzale

Sono riflessioni che il poeta scrive in occasione del Natale, ma anche segno di un legame tra
Oriente ed Occidente che ha visto Venezia protagonista nell’animo degli artisti.


"San Giorgio"

Anche i
quadri di Anna accostano  e riflettono su aspetti vicini come il passaggio tra il Ponte dei
Sospiri che da Palazzo Ducale va verso le prigioni, con quello di San Pietroburgo che unisce
il Palazzo con l’Eremitage, con quella ricerca anche storica di simboli della società.

Lidia Mazzetto